A cura di Fabiola Gattesco e Maria Donata Gasparotto

Il GATTONAMENTO è quella modalità di spostamento orizzontale a terra dove il bambino si posiziona in quadrupedia (“a gatto”) attraverso la distribuzione del carico su 4 appoggi: mani e ginocchia (+ anca) in flessione e comincia ad avanzare, che può avvenire più comunemente tra il 7/8° e il 10° mese.

 

Il gattonamento non è solo un atto motorio! Piuttosto un vero e proprio problem solving (strategia) attuata dal bambino grazie all’interesse e quindi alla necessità di esplorare lo spazio per raggiungere un oggetto lontano da sè. 

Non esistono bambini pigri!

Stimoliamo la motivazione allo spostamento rispettando però le varie fasi di sviluppo!

E’ infatti fondamentale seguire lo sviluppo del bambino e stimolare in modo adeguato a partire da un adeguamento dell’ambiente (spazi, tempi e oggetti adattati – pochi giochi da selezionare e variare in base ai gusti del bambino, non un “tappeto pieno di giochi”!)

 

Rispettare il tempo di sviluppo significa che i prerequisiti al gattonamento sono molteplici: il gattonamento è un atto motorio finalizzato quindi complesso via via che le esperienze sensazioni e percezioni si complessificano. Favorire le esperienze e il susseguirsi dei passaggi posturali.

         

Il bambino inizialmente farà diverse prove di spostamento del carico… nel caso del gattonamento è innanzitutto necessario che il bambino sappia mantenersi in equilibrio in quadrupedica, quando cioè resta con le ginocchia flesse sotto il pancino. Il bambino impara come distribuire lo spostamento del carico dalle mani al sedere e dal sedere alle mani dondolandosi avanti e indietro, piano piano si sposterà trovando le strategie per avanzare!

MA PRIMA..

Tummy time  > rotolamento > strisciamento > mantiene da solo l’equilibrio in posizione seduta > gattonamento e/o altre modalità di avanzamento! 

 

Nelle fasi iniziali il piccolo/a solitamente va all’indietro, l’avanzamento necessita infatti di coordinazione tra braccia e gambe! E i bambini/e inizialmente sono più abili con la parte superiore del loro corpo; la consapevolezza della parte inferiore avviene poco dopo le primissime esprienze di coordinazione oculo manuale con la parte superiore (porta mani e poi oggetti alla bocca), fino a quando la consapevolezza corporea aumenta e ad esempio verso i 5 mesi afferra i piedini, li porta alla bocca.

 

COME FAVORIRLO QUINDI?

 

  1. Tummy time-a pancia sotto mentre gioca (già dal primo mese di vita-per faciliare la tolleranza usate un asciugamano arrotolato o le vostre gambe inizialmente!), fondamentale per rinforzare i m.dorsali e del collo, alla base di ogni spostamento di carico!

 

2. Creiamo un ambiente favorevole, uno spazio sufficientemente ampio con un tappeto non troppo morbido per evitare che sprofondi (tatami palestre/puzzle di quadratoni) e giochi selezionati -pochi!!- che varino per stimolare la sua curiosità, disposti non troppo vicini per dare lo stimolo a spostarsi, né troppo lontani per evitare che ci rinunci… e osserviamo… incitiamo! 

Giochi di interesse del bambino/a collocati in modo che trovi strategie per raggiungere uno dei pochi giochi selezionati.

Se il tappeto è colmo di giochi, il bambino/a faticherà a focalizzare l’attenzione sull’oggetto e non necessiterà della motivazione per raggiungerlo, sceglierà indistintamente quello più vicino!

 

3. Lasciamolo sperimentare, dobbiamo aiutarlo il meno possibile ma sostenerlo

  • Il bambino concentrato con le mani e lo sguardo su un gioco perde/non ha ancora ben acquisito il controllo inferiore e ha le gambe abdotte (più larghe e abbandonate semi-estese) mentre è in posizione quadrupedica/a gatto: possiamo aiutarlo a chiuderle con le nostre stesse gambe o con mani/braccia, ma poi il nostro aiuto verrà sfumato, lasciamoli provare da soli con minimi aiuti necessari!
  • Se va solo indietro quando striscia/gattona, mettiamo le nostre mani sotto la pianta del suo piede per far sì che il bambino, spingendo il suo piede verso il palmo della mano, avanzi frontalmente! 
  • Lasciarlo sperimentare significa anche non lasciarlo troppo tempo sul seggiolone se non per quello necessario, NO al girello, NO al box (lo spostamento è solo verso l’alto e il bambino non è pronto, e comunque è uno spazio troppo ristretto per esplorare!). PAVIMENTO per un movimento libero in uno spazio libero!

 

IMPORTANTE: Non aver fretta di metterlo in piedi!! Lo farà con le giuste conquiste, ha bisogno di sperimentare gli spostamenti orizzontali e quindi la coordinazione tra parte superiore e inferiore del corpo, che gli servirà poi per mettersi in piedi e camminare (e poi arrampicarsi, correre,..)!

 

  1. Il bambino passerà da terra alla stazione eretta! Per farlo si servirà di passaggi posturali!

Posizionando dei giochi su piccoli piani di appoggio si favorisce il passaggio dalla posizione prona a quella quadrupedica, cioè quella di partenza per progredire con il gattonamento!

 

    Perchè parliamo di passaggi posturali e non solo di gattonamento?

     

    I passaggi posturali sono fondamentali perchè grazie al cambiamento di postura che avviene tramite movimenti organizzati con cui il bambino/a passa da una posizione all’altra (es. da pancia giù alla quadrupedica, da quadrupedica alla posizione ginocchio, dalla posizione seduta alla posizione in ginocchio), il bambino acquisisce destrezza e coordinazione motoria che gli permetteranno di prepararsi al tanto atteso GATTONAMENTO!

     

    L’uso di piani di appoggio bassi su cui il bambino pone le mani e cerca di afferrare/gioca con l’oggetto favorisce:

    • il sollevamento del bacino dal pavimento, la propriocezione della distribuzione del carico anche sulle ginocchia;
    • la coordinazione motoria degli arti inferiori nel movimento flessorio dai ginocchio e anca, permettendo di posizionarsi dalla posizione a pancia in giù a quella in ginocchio (quadrupedica).

      Il gattonamento è una vera e proprio conquista motoria spesso sottovalutata a favore della “messa in piedi”. 

      È un’occasione di stimolazione cerebrale – non solo di spostamento – la stessa che ci servirà per le autonomie di base e via via più complesse!

       

      Perchè è importante?

      Sebbene sia credenza comune che il gattonamento sia una fase dello sviluppo motorio non indispensabile, e spesso i genitori riportano che i propri bambini non hanno mai gattonato, è importante considerare che tale fase pone le basi per l’adeguato sviluppo di competenze che saranno utili nel futuro del bambino e poi adulto.. pertanto non è una fase da sottovalutare, bensì da stimolare e incoraggiare!

      Ma quali sono le aree di sviluppo che vengono positivamente influenzate con il gattonamento?

      • Sensoriale: gattonare su differenti superfici (tappeti, erba, coperte..) fornirà diverse esperienze sensoriali al tuo bambino che promuoveranno l’equilibrio, la consapevolezza corporea, la coordinazione, la programmazione motoria;
      • Motricità globale: rinforzerà la muscolatura e la stabilità articolare del tronco, del collo e delle braccia, oltre a promuovere la coordinazione bilaterale e oculo-manuale che saranno fondamentali per attività richieste in futuro come arrampicarsi, saltare, andare in bici, mantenere una postura corretta da seduto..
      • Motricità fine: rinforza i piccoli muscoli delle dita, promuove la formazione degli archi della mano e la separazione dei due lati della mano (presa-stabilizzazione) che saranno fondamentali per la corretta presa di strumenti come le posate o gli strumenti grafici;
      • Orientamento visuo-motorio  e visione binoculare: gattonando,  il bambino imparerà a percepire e a calcolare le distanze, coordinando i movimenti degli occhi che si sposteranno in continuazione dall’oggetto di focus presente nell’ambiente alle proprie mani per programmare i propri movimenti e raggiungerlo. Questa abilità gli sarà poi utile per attività come lanciare e catturare una palla, copiare i compiti dalla lavagna o in futuro, per guidare.

          Hai la necessità di aiutare il tuo bambino nell’intraprendere il percorso per favorire il gattonamento?

          Contattaci telefonicamente o via mail.